Naughty Adventures

Introduzione

Naughty Adventures contiene una breve serie di episodi precedenti ai fatti narrati ne "I segreti delle Lame"; la serie è ambientata nelle fredde terre di Britannia, nell'epoca della Guerra delle Due Rose.

Personaggi

I protagonisti di queste avventure per cattivi sono un gruppo di banditi di strada, di cui vi elenco i soprannomi in ordine di infamia: Otto (se gli chiederete il motivo del nomignolo, vi risponderà che ha otto nomi di battesimo, di cui però ne ricorda soltanto alcuni), Lima (se gli chiederete il motivo del nomignolo, vi risponderà che ci tiene a essere chiamato Lama), Beccamorti (se gli chiederete…no, fidatevi che è meglio non rivolgergli la parola), Arthur (se gli chiederete il motivo del nomignolo, vi spiegherà di avere dei compagni smemorati), Il Rosso (carismatico - bah - e temuto capo della banda). Al gruppo sono uniti per interesse due uomini della Rosa Rossa, due grezzoni da paura che di nome fanno Smith e Scott.

Sessioni

1

La scena si apre nella cupa città di Ravenholm, che il giovane Leonard, detto "Otto", sogna da sempre di abbandonare. L'occasione gli si presenta quando viene a sapere di un ricco mercante che sta viaggiando in incognito verso la città: viaggiando in incognito, l'uomo è privo di scorta. Ma la sicurezza non è mai troppa, e il ladruncolo attende con ansia la liberazione dei suoi compagni di merenda, due avanzi di galera che si fanno chiamare "Lima" e "Beccamorti". Otto rivela ai due amici che il loro capo - secondo alcune voci - è uscito di prigione qualche settimana prima, ma non si è fatto vivo; poi, i tre si preparano ad affrontare e derubare il mercante, e dividere equamente - sempre secondo Otto - il bottino. A poco più di mezzora dall'appuntamento, i tre decidono di abbattere un tronco per bloccare la strada al carro su cui viaggia il mercante, ma le doti di boscaiolo di Beccamorti fanno sì che il tronco rovesci all'interno del bosco; come se non bastasse, due giovani guardie, vecchie conoscenze del gruppo, intimano loro di girare al largo. Beccamorti allora decide di abbattere un ponticello di legno di passaggio per la città e caccia via le lavandaie all'opera, ma Otto preferisce non attirare troppo l'attenzione: viene ripreso il piano iniziale, e al secondo tentativo il tronco cade come si deve. Poi succede qualcosa di impensabile: iniziano a piovere rane! I nostri sono terrorizzati, ma vengono distratti dall'arrivo del mercante. Un vecchio cocchiere ferma il carro e smonta per aiutare i nostri che si fingono intenti a rimuovere il tronco dalla strada, quando Lima decide di piantargli un dardo nella gamba; il vecchio estrae un coltellaccio, ma Beccamorti lo stende. Otto si mette a parlare con un nobilotto tuonatello dentro la carrozza, ma questi, dopo aver visto ammazzare il proprio cocchiere si mette in fuga a gambe levate; viene infine raggiunto da Beccamorti, che gli chiede il nome per poterlo incidere sulla sua lapide, ma il giovane ripete in continuazione soltanto "Piovono sempre rane". Il gruppo riunisce i corpi dopo averli ripuliti e si allontana da Ravenholm. Sulla strada, il vecchio cocchiere si rivela essere ancora vivo e le sue ultime inquietanti parole sono "Voi non sapete cosa avete fatto".

2

Proseguendo nel viaggio verso Sud, i tre malandrini raggiungono una zona dove il terreno è coperto di acquitrini. Beccamorti mette in pratica il suo nomignolo, gettando i corpi in una pozza. Poco più tardi, lungo la strada, compare una vecchia conoscenza del gruppo, un giovanotto senza scrupoli di nome Andrew, chiamato "Arthur Pincho" dai suoi smemorati compagni; la carrozza riparte con Arthur a bordo. Più avanti, si fa incontro al gruppo un misterioso cavaliere in armatura, che Arthur e Lima decidono di rapinare senza l'approvazione dei compagni, che preferiscono raggiungere la capitale per vendere la refurtiva. Mentre Lima distrae lo sconosciuto, Arthur gli scivola alle spalle, gli porta un coltello davanti alla gola e gli intima un tradizionale "la borsa o la vita". L'uomo gli risponde che non sa contro chi si sta mettendo, poi dà un comando al cavallo e riprende la corsa con Arthur a bordo, ma l'abile ladro riesce a cadere senza rompersi nulla. Il viaggio continua fino al villaggio di Lockstone, dove l'elegante carrozza carica di manigoldi non passa certo inosservata, e nell'ordine: una coppia di guardie, alcuni mercanti di strada e dei ragazzini, si impegnano a far incazzare Beccamorti; volano un paio di cazzotti, ma la diplomazia di Otto, travestitosi da nobiluomo, ha la meglio. I nostri lasciano la cittadina e prendono la strada verso un passo. La strada si inerpica, e il gruppo, dopo aver chiesto informazioni a un artigiano di passaggio, decide di fermarsi la notte lungo la strada per lasciare riposare i cavalli. Poco dopo il calar del sole, il gruppo riceve la visita di un piccolo drappello di guardie di Lockstone, che li accusa di avere rubato la carrozza. Otto e Beccamorti si danno alla macchia, abbandonando i compagni; Lima affronta le guardie a viso aperto, Arthur colpisce dall'oscurità del bosco. Quest'ultimo si rivela un abile assassino e la situazione, inizialmente sfavorevole numericamente, si ribalta. Quattro guardie vengono uccise, un'altra, ferita, rotola lungo il ripido bosco sotto la strada e l'ultima viene stesa dal Beccamorti, tornato a soccorrere gli amici.

3

Nel frattempo, il "Rosso", un delinquente di fama a Ravenholm, nonché capo della banda, viene ingaggiato da un nobile locale, Robert McMurray, per derubare un famoso mercante di un prezioso amuleto - che gli renderà la modica cifra di duemila pezzi d'oro! L'uomo viene accompagnato da due sgherri di McMurray, due bruti di nome Smith e Scott. Guarda caso, l'amuleto è appeso ora al collo del Beccamorti. Il Rosso e i due soci si mettono sulle tracce dei nostri, e li segue nell'ombra senza troppe difficoltà. Lasciatisi alle spalle una strage di guardie cittadine, i nostri ripartono verso il passo di Aberdeen; raggiunto il villaggio costruito sul passo, incontrano finalmente il loro capo, che gli spiega l'accaduto e gli chiede di consegnargli l'amuleto. La discussione è interrotta da un drappello di uomini che giungono dalla rocca del nobile locale: si tratta di Philip H. Gates, nobile devoto alla causa della Rosa Bianca, che è ospite nella rocca di un parente dove attendeva di conoscere la sorte del mercante suo socio d'affari: egli era il destinatario - o forse il proprietario - dell'amuleto e del resto della refurtiva! Immediatamente gli uomini di McMurray, che appartengono alla fazione della Rosa Rossa si fanno avanti, ed inizia la battaglia. Nell'ombra, Otto scorge qualcun'altro muoversi furtivamente.

4

Lo spargimento di sangue viene interrotto da un evento inaspettato: il cielo si fa d'improvviso minaccioso e iniziano a cadere fulmini da tutte le parti. Una saetta cade proprio in mezzo al campo di battaglia, lasciando esterrefatto il nobile, e carbonizzata una delle sue guardie; il nobile che ordina ai suoi uomini la ritirata. Il capo delle guardie guarda dritto negli occhi Scott e gli sputta addosso un "con te non finisce qui". Nel frattempo, il Rosso e il Beccamorti in fuga a cavallo, vengono colpiti da un fulmine; Beccamorti reagisce in tempo gettandosi a terra, mentre il Rosso viene salvato da una forza misteriosa. Scossi e storditi i membri della banda si riuniscono. Giunge anche Lima, ciondolante, con un boccale mezzo vuoto in mano. Mentre i nostri discutono sul da farsi e su come recuperare un cavallo, il Rosso si defila con l'amuleto. Beccamorti giura di trovare il Rosso e ammazzarlo. Scott attacca briga con un vecchio che abita a pochi metri, la cosa degenera e il gruppo si allontana e si divide lasciando sulle proprie tracce i corpi massacrati di due vecchi contadini e una casa in fiamme. I quattro malviventi sono di nuovo insieme e fanno per riprendersi la carrozza quando Otto scopre che l'intera refurtiva è…scomparsa! Senza il becco di un quattrino ma ignari di avere già delle pesanti taglie sulla testa, i nostri proseguono il viaggio verso Sud.

5

Stremati, i nostri si addormentano nella foresta. Al mattino, lo scalpitio di un cavallo li sveglia: si tratta di un cavaliere in una minacciosa armatura chiodata. L'uomo trascina duetro di sé una corda a cui è legato nientemeno che…il Rosso! Beccamorti afferra la spada e si avventa sull'inerme compagno, ma il cavaliere gli intima di fermarsi. Spiega di essere un tale Christian Leehunter, a cui il Rosso ha cercato di vendere l'amuleto maledetto. Il cavaliere spiega ai nostri che poggiano i piedi sulle terre di Browel, di cui tiene il controllo. Egli promette quattrini e di dimenticarsi delle nefandezze del gruppo in cambio di un servizio: recuperare un oggetto prezioso da un vecchio maniero a due giornate di viaggio. I quattro delinquenti accettano e si ritrovano di nuovo in viaggio verso Sud. Il maniero si rivela abbandonato, il proprietario viene trovato impiccato ma l'esplorazione non dà frutto finché Otto non si accorge della strana forma della collina: sotto di essa si trova un tempio dedicato agli antichi dèi! Il gruppo raggiunge un ampia sala dove in seguito a un indovinello, sapientemente risolto da Otto, deve affrontare delle strane creature: satiri! Dopo averli uccisi, il gruppo si ritrova solo nella stanza: un'allucinazione? In ogni caso, viene recuperato un guanto d'arme che pare godere di strane proprietà difensive.

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