Cryos: riassunti

Riassunti di Cryos

Master a rotazione

Personaggi (Giocatore):
Ragnar Adulfr, Umano Chierico (Ema)
Godfinna Landstraad, Umana Ladra (Jacopo)
Liar Peterson, Umano Guerriero-Bardo (Marco)
27, Forgiato Guerriero (Marte)
Arthur Wodman, Umano Ranger-Ladro (Rogue)
Kane Macneal, Umano Mago (Zo)

Conosci te stesso

Master Rogue.
Creazione dei personaggi

Sopravvivi

20131219

Il gruppo si sveglia immerso nella neve all'interno di un antico mausoleo in rovina, illuminato da un misterioso raggio di sole.
Nessun ricorda nulla di come sono arrivati lì: permangono ricordi vaghi sul proprio passato, ma anche quei dettagli sfuggono.
I personaggi si alzano ad uno ad uno e vedono resti di "forgiati" dappertutto. Un forgiato è ancora intero e cerca disperatamente il proprio "padrone" e lo trova in una ragazzina che al collo porta un amuleto con incisa una runa identica a quella presente sulla fronte del forgiato.
Il gruppo dopo brevi e incomplete presentazioni esce dal mausoleo e si ritrova in un complesso di rovine informi sommerse da più di un metro di neve: in una direzione, a poche centinaia di metri un misterioso muro di nebbia non lascia intravedere nulla, mentre nell'altra direzione si scorge in lontananza un massiccio montuoso.
Presto però la coltre di nubi perenni torna a farsi più spessa rendendo tutto il panorama più scuro e un vento gelido carico di cristalli di ghiaccio inizia a sferzare i dispersi, nascondendo ogni oggetto più distante di una ventina di metri.
Il gruppo ha percorso pochi metri quando si ode un forte suono cavernoso alle loro spalle… pochi istanti dopo dal terreno davanti a loro un paio di braccia sbucano dalla neve.

20140102

Il gruppo si ritrova in mezzo ad una bufera di neve ed degli zombie che li circonda e li costringe a ritirarsi all'interno del mausoleo.
Una volta al riparo nelle rovine Kane (Zo), controllando l'equipaggiamento, scopre di avere un oggetto che non pensava di avere: un artefatto degli antichi con allegata una lettera.

L'oggetto da recuperare si trova all'interno di un piccolo mausoleo nell'antico complesso templare di Underlake, ai limiti settentrionali del Backrift.
Prestate attenzione perchè il mausoleo è sicuramente protetto dalle misteriose forze degli antichi.
Quello che cerco avrà l'aspetto di un cilindro lungo un braccio e ampio quanto un pugno.
Non cercate di aprirlo, romperlo o di carirpne i segreti, ne verreste divorati all'istante.
Riportatelo personalmente a me e badate di non farne parola con nessuno.
Vi consegno un anticipo di 1000 monete d'oro, mentre le restanti 9000 vi attendono al vostro ritorno.

Cosworth Edward,
Kragspire, 5 1 1190dc

L'artefatto è una specie di grande porta pergamene (che contiene qualche tipo di oggetto) con delle antiche iscrizioni sopra che recitano approssimativamente - tradotte da 27 (Marte): "Attenzione al potere che è racchiuso in questo contenitore!".
Dopo essersi curati in attesa di rivedere comparire i compagni dispersi nella bufera, il gruppo cerca di barricarsi nel mausoleo riposizionando gli antichi portoni d'ingresso ormai sepolti dalla neve.
Mentre stanno inutilmente cercando di alzare i pesanti pezzi di legno gli zombie riescono ad entrare nel mausoleo e solo dopo un estenuante combattimento riescono ad averne la meglio.

20140116

Mentre i lavori per barricarsi nel mausoleo continuano, un nuovo personaggio (Arthur, gestito dal master) entra nel mausoleo e si presenta al gruppo. Il gruppo è inizialmente diffidente, ma il personaggio asserisce di essersi anch'egli svegliato nel mausoleo, ma apparentemente prima di loro, e di essere rientrato perché attirato dai rumori del combattimento e scoraggiato dalla bufera di neve che imperversava all'esterno.
Arthur inoltre possiede una preziosa mappa della regione (Backrift) in cui è indicata quella che appare essere una città sulle montagne (Backrock), mentre il gruppo a quanto pare si trova nelle rovine di Underlake, sul fondo prosciugato di un antico lago, proprio a ridosso di un "rift" (l'impenetrabile muro di nebbia scorto appena all'esterno del mausoleo): Arthur (in qualità di ranger) si offre di accompagnare il gruppo appena la bufera si sarà calmata (situazione per altro anomala) e si augura che il gruppo riesca a ricostruire la priopria storia stando assieme.
Dopo pochi minuti di ragionamenti (e dopo aver trovato una spada magica, presa da 27), la bufera effettivamente si calma e il gruppo esce di corsa a cercare le sorti degli altri compagni dispersi durante il primo combattimento nella bufera (il chierico e la ladra) incontrando alcuni zombie di cui si disfa rapidamente: i due quindi vengono ritrovati seguendo le tracce nella neve, ma la ladra è psicologicamente scossa e getta l'amuleto addosso al mago prima di tentare di scappare.
Il clima rigido inizia a mietere le prime vittime e la ladra e il bardo perdono i sensi: nonostante questo si decide di allontanarsi dall'anomalia di Underlake e di raggiungere un possibile riparo nel villaggio fantasma di Lakemouth.
Il gruppo raggiunge a sera il villaggio deserto e allo sfascio: entrati in un'abitazione accendono subito un fuoco per scaldarsi, mentre 27 si offre di fare la guardia (infatti si odono svariati ululati provenire dalla vicina foresta di conifere). Il mago intanto, perlustrando l'abitazione, scopre una cantina (abitata da alcuni millepiedi mostruosi) con un forziere che contiene un sacco di monete d'oro (200) e un'armatura completa. Inoltre il mago, in un gesto di generosità (?), dona l'amuleto di controllo al forgiato che lo ditrugge, liberandosi.

20140122

Quella notte si unisce al gruppo un nuovo personaggio, il paladino Osmund anch'egli apparentemente risvegliatosi nel mausoleo. Vagando nella neve ha infine seguito le tracce del gruppo e gli ha raggiunti sperando di trovare cibo ed acqua.

20140129

La mattina dopo il gruppo si muove alla volta della città di Backrock. Durante il tragitto il gruppo affronta un piccolo branco di Worg che riesce a far fuggire, non senza aver subito dei danni. Successivamente il gruppo incontra degli avventurieri guidati da un mago che sono alla ricerca di un pozzo di etere (il mago appare essere un "rabdomante"). Infine il gruppo, dopo aver affrontanto una perigliosa scalata, giunge alla città.
Le guardie richiedono armi e canalizzatori all'ingresso, dopodichè il gruppo si dirige al tempio per riposarsi e curarsi (non senza un'offerta). 27 si reca da un fabbro per farsi riparare, dopodichè viene reclutato dai maghi della gilda per recuperare la mitica spada bastarda Goodwin da Undertake, quella già trovata dal gruppo nel mausoleo. 27 li accompagna all'ingresso e gliela consegna ricevendo in cambio 20 monete d'oro.
Il gruppo chiede invano se qualcuno conosce Edward Cosworth, ricevendo risposte negative. Kane indaga alla gilda dei maghi e trova un libro sugli artefatti degli antichi dove trova Edward Cosworth citato come uno dei massimi esperti e abitante nella città di Kragspire (del resto la stessa indicata sulla lettera): tra l'altro il gruppo scopre che la lettera di Cosworth è datata 1190d.c. mentre la data attualre è 1250d.c.
Per raggiungere Kragspire il gruppo può usare dei Roc oppure aquile giganti ma sceglie di pernottare a Backrock.
27 si reca alla gilda dei maghi e rimane lì tutta la notte.
La mattina dopo 27 si trova di fronte alla locanda "Aquila d'oro" dove ha passato la notte il gruppo, ma è ricoperto di sangue. Accortosi del compagno, Arthur lo fa entrare velocemente nella locanda prima che gli abitanti si accorgano di lui.

20140205

27 si pulisce il sangue e scappa dalla finestra sul retro mentre due guardie, seguendo il sangue, trovano Osmund e lo considerano colpevole. Godfinna distrae le guardie ma il gruppo non riesce ad approfittarne e il paladino Osmund, accompagnato da Kane, viene condotto alla gilda dei maghi dove viene brevemente interrogato sull'omicidio di uno studente quella notte: trovato non colpevole, il paladino viene inspiegabilmente lasciato andare. Ma mentre Kane ed Osmund stanno cercando di capire come fare a coprire le azioni commesse da 27, tutte le guardie si muovono e catturano 27, Kane e Osmund e li portano in prigione: a quanto pare un mago invisibile aveva ascoltato la loro conversazione.
Godfinna riesce a trovare 27 e lo libera dalle manette permettendogli di provare una fuga rocambolesca: dopo aver liberato anche i compagni il gruppo è però in un vicolo cieco. Ma ad un certo punto compare il chierico Ragnar che tenta una mediazione con le guardie per lasciarli andare in quanto non è possibile trovare alcuna prova per la loro colpevolezza.
Il capo delle guardie chiarisce che possono tutti andare tranne il forgiato che è chiaramente privo di controllo: la gilda è disposta a non coinvolgere altri se il forgiato gli venisse fornito.
Il gruppo intuisce che questa potrebbe essere una macchinazione della gilda per impossessarsi del forgiato in qualche modo e cerca di ribellarsi, ma a quel punto 27 viene colpito letalmente dalla guardie mentre cercava di ribellarsi. Il gruppo mestamente esce mentre Ragnar cerca inutilmente di salvare il compagno a chiacchere.
In quel momento però intervengono Arthur e Liar che, accompagnati da Godfinna, fingono di essere dei maghi inviati a recuperare il forgiato: grazie alla fluida parlantina di Liar le guardie cedono il forgiato ai nostri che scappano di corsa verso le vicine piattaforme dei Roc.
In men che non si dica tutti riescono a partire in volo alla volta di Kragspire. Peccato che tutte le armi e i canalizzatori siano rimasti a Backrock…

20140212

A Kragspire il gruppo ripara 27 (e ottiene un finto amuleto di controllo dei forgiati), scopre dove abitava Edward Cosworth (la sua casa disabitata) e trova un erede in vita di Edward.
Kane, 27 e Liar vanno alla guarnigione per ottenere l'accesso alla casa dei Cosworth.

20140218

L'accesso viene ufficialmente negato, ma il gruppo convince Edward a farsi accompagnare lì, nonostante la casa sia di fatto infestata.
Dopo aver sfondato la porta il gruppo consegna a Edward l'artefatto perchè egli lo rimetta a posto nello studio del nonno. Ma a quel punto compare lo spettro di Edward che minaccia il gruppo di andarsene e "sequestra" il nipote per eseguire un rituale misterioso. Dopo un duro confronto con lo spettro il gruppo riesce ad entrare nello studio ed interrompere il rituale facendo entrare la luce solare da una finestra e di fatto respingendo lo spettro.
Le guardie intervengono e portano alla guarnigione il gruppo, mentre Kane riesce a recuperare alcuni artefatti scarichi che probabilmente creavano il piccolo vortice di etere che creava la manifestazione del defunto Edward.

20140225

Chi siamo

Master Marco.

Riassunto delle puntate precedenti

Dopo aver consegnato le pergamene alla gilda dei maghi, il gruppo decide di rimanere a Kragspire presso la locanda che li aveva già ospitati. Infatti, pensano che la gilda sia disposta ad aiutarli a scoprire qualcosa del loro passato. Le loro speranze però presto svaniscono.

In città quasi tutti sono venuti a conoscenza della loro storia, ma nessuno crede alla veridicità di quello che dicono, soprattutto la parte del viaggio nel tempo. Vengono visti come dei personaggi alquanto bizzarri, se non addirittura dei millantatori disposti a vendere false storie per ottenere dei vantaggi personali.

Giorno 1

Una mattina si presenta alla locanda un giovane mago di nome William Willow. William ha un aspetto poco sano, tossisce di frequente ed è molto magro e pallido. Dice di aver sentito che il gruppo era entrato in contatto con lo spirito di Edward Cosworth e chiede loro se può parlare anche lui con il mago defunto.

Il gruppo è abbastanza incuriosito dall’insolita richiesta. Pressato dalle domande dei nostri, William dice di essere uno studioso delle opere di Cosworth e di voler capire meglio alcune teorie di Cosworth sulla natura dell’etere che scrisse nell’ultimo periodo della sua vita, quando, secondo l’opinione comune, impazzì e iniziò a scrivere tantissimo. Cose senza senso, però.

Cosworth è infatti tutt’oggi uno dei più grandi maghi mai esistiti. I suoi libri sono testi accademici utilizzati nelle scuole di magia in tutto il continente di Crios. Però, negli ultimi anni della sua vita, forse a causa della prematura perdita della figlia, impazzì. La produzione di questi anni infelici è caratterizzata da un tono profetico e apocalittico, si parla della limitatezza degli strumenti che l’uomo ha per conoscere e sì fa riferimento spesso alla venuta di qualcuno che farà superare i vecchi schemi e vedere il mondo sotto una luce nuova. A volte può sembrare che Cosworth ritenga di essere egli stesso questo messia.

I maghi considerano queste opere carta straccia, frutto delle mente di un malato. William Willow però ci vede qualcosa di importante che dovrebbe essere approfondito e capito, il germe forse di una nuova scienza. William legge al gruppo l’introduzione di una delle opere di Coswoth, una di quelle ortodosse, che anticipa in un certo senso i temi degli anni della follia.

De Aethere di Edward Cosworth
Introduzione
Quando gli Antichi scoprirono il fenomeno che noi ora chiamiamo etere, inizialmente non si posero domande sulla sua natura. Ben presto però cercarono di darne una spiegazione. Tuttavia, benché la Conoscenza degli Antichi fosse più avanzata della nostra, non riuscirono a trovare un perché all’etere.
Goodwin, uno degli antichi che riuscì a prevedere il Cataclisma, descrive in un suo saggio breve le grandi innovazioni tecnologiche che la Conoscenza degli Antichi produceva.
Gli Antichi sapevano costruire macchinari molto sofisticati per compiere lavori gravosi per gli esseri umani. Inventarono persino macchine intelligenti in grado di prendere decisioni e risolvere problemi complessi. Alcune di queste macchine esistono tutt’ora; sono i Forgiati, antiche e ultime testimonianze di un’epoca passata, di cui abbiamo appreso alcuni dei segreti senza però essere in grado di costruirne a nostra volta.
Questa era la Conoscenza degli Antichi. E con gli strumenti che la Conoscenza metteva a loro disposizione, gli Antichi tentarono di dare una spiegazione all’etere. Però non si resero conto che quegli strumenti erano in un certo senso limitati e insufficienti per capire questa essenza che non ha altri simili nel mondo sensibile, se non fatta eccezione per lo spirito che anima gli esseri viventi.
Infatti, le anomalie che avvengono accanto alle fonti di etere sono violazioni delle leggi meccaniche che regolano il nostro mondo. La magia, che proviene dall’etere, consente di superare i limiti imposti dal mondo fisico per compiere cose straordinarie. La capacità dell’etere di dare una flebile parvenza di vita ai morti è infine una prova evidente della relazione tra etere e vita.

William dice di credere a quello che il gruppo ha raccontato perché si ricorda di aver visto il disegno di un mago con la stessa divisa di Kane in un vecchio libro che parlava di una gilda ormai scomparsa. Se fossero stati dei truffatori, non avrebbero avuto l’accortezza di preoccuparsi della coerenza storica del loro travestimento.

William non ha soldi per aiutarli. Però scoprire qualcosa in più sulla natura dell’etere e delle anomalie potrebbe essere nell’interesse del gruppo. Infatti, potrebbero capire se siano possibili viaggi nel tempo attraverso le anomalie oppure trovare informazioni sul loro passato.

Quando William li lascia, il gruppo discute se credere e fidarsi di questo personaggio. Alla fine decidono di separarsi per tentare diverse strade per entrare in contatto con Cosworth.

Il paladino va al tempio per chiedere se c’è qualcuno in grado di evocare o parlare con i morti. A sue spese scopre che il tempio è gestito da una terribile burocrazia. Inoltre pare che le arti legate alla morte siano considerate molto pericolose e quindi sono regolamentate molto duramente.
Kane, Arthur e il chierico vanno al cimitero. Il loro intento è quello di vedere cosa succede se si avvicinano i canalizzatori trovati in casa di Cosworth alla lapide dello stesso. L’idea è stata suggerita da Arthur, sebbene ci sia qualche sospetto che sia una trollata.
Il bardo e il forgiato rimangono alla locanda. Dopo un po’ vengono raggiunti dal paladino, molto esausto per aver compilato tonnellate di moduli per la richiesta di “comunicazione con i morti” sottomessa al tempio.

Mentre queste cose avvengono, si sente un grosso botto provenire da una zona della città. Qualche minuto dopo un altro scoppio avviene in un’altra parte della città.

Il forgiato e il paladino, appena sentono il primo colpo, escono dalla locanda e seguono la gente che risale la collina verso il luogo dove si è sentito il boato.

In cima alla collina c’è una grande struttura circolare, senza entrate o uscite, che un tempo era un pozzo d’etere. Spesso le città vengono costruite intorno ai pozzi ai quali sono legate da un comune destino. Quando il pozzo si esaurisce, l’importanza strategica ed economica della città diminuisce fino a cadere in rovina. Il pozzo di Kraigspire è esaurito e la città sta vivendo il suo periodo di decadenza. Intorno ai pozzi esauriti vengono costruite delle barriere per impedire all’etere rimasto di uscire.

L’esplosione ha riguardato una parte del muro che circonda il pozzo. Non sembrano esserci stati danni, solo una grande bruciatura. Le guardie dicono che si è trattato di un incidente e tutto è sotto controllo.

Poco dopo si sente la seconda esplosione. 27 e il paladino corrono sul posto. Questa volta un altro “incidente” ha riguardato il consolato, la sede del governo della città stato. Questa volta non si riesce a vedere cosa è successo perché l’esplosione è avvenuta in un vicoletto secondario. Le guardie rassicurano la gente che non è successo nulla, ma il paladino, grazie alle sue doti diplomatiche, riesce a capire che non si tratta di un semplice incidente.

Nel frattempo il mago assieme agli altri due compagni scoprono che la loro idea non ha funzionato.

Ritornano alla locanda e vanno a dormire. Solo 27 rimane vigile che osserva nella notte diversi movimenti di guardie.

Giorno 2

La mattina al loro risveglio trovano William Willow ad aspettarli con un libro.

William non sembra stupito dell’insuccesso del gruppo nel risvegliare o parlare con Cosworth. Benché siano cose che vanno oltre le sue conoscenze, già dall’inizio era molto scettico sulla loro riuscita. Fa sapere al gruppo che sarebbe stato utile poter parlare con Cosworth, però ci sono altri modi per raccogliere informazioni sulle anomalie che potrebbero servire a William per i suoi studi e al gruppo per riacquistare la memoria sul loro passato o almeno capire come i viaggi nel tempo fossero possibili. La strada maestra è consultare la grande produzione libraria del periodo della follia.

A tal proposito, William dice di essersi ricordato di aver letto da qualche parte di Antony Redhead, il genero di Cosworth, di cui Kane gli aveva chiesto informazioni.
Il libro che ha in mano è un testo (ortodosso) di Cosworth nel quale ci sono due riferimenti bibliografici a due sue opere il cui co-autore è Antony Redhead. Si tratta di due libri molto rari che sono custodi nell’Archivio della città. L’Archivio è una sede separata dalla biblioteca della gilda dove vengono tenuti i libri che per qualche ragione non si ritiene opportuno renderli accessibili ad un vasto pubblico. Ad esempio, libri rari, proibiti, licenziosi.

Un gruppo di soldati porta il gruppo in gendarmeria (solo Arthur riesce a nascondersi). Il capitano fa domande di rito per sapere dove si trovavano. Si viene a sapere che le esplosioni furono attentati da parte di terroristi. Pare che ci sia un gruppo di ribelli che non accetta il governo della città. Il gruppo però non è sospettato. Il capitano si limita ad ascoltare le risposte del gruppo. L’impressione è che stia verificando le risposte contro le informazioni di cui è in possesso. Poi lascia andare tutti quanti, dicendo che non sono graditi in città e che sarebbe opportuno che la lasciassero entro tre giorni.

In una visita ai registri dei nati e dei morti custoditi dal tempio, si scopre che Antony Redhead ha più o meno l’età di Cosworth e che effettivamente era stato sposato con la figlia. Non è riportata la data di morte, ma c’è scritto “disperso”.
Il gruppo va dall’uomo più vecchio della città nella speranza che si ricordi di loro. Il vecchio però è malato e in avanzato stadio di demenza senile. La badante li ricaccia da dove erano venuti.

Il gruppo si dirige all’Archivio. L’Archivio ha una zona pubblica, una grande sala di lettura, con ampie vetrate. La bilblioteca però non è accessibile se non dal solo Archivista.

Il gruppo scopre che per prendere un libro bisogna fare richiesta all’Archivista e solo un membro della gilda dei maghi o una persona che può provare di aver già consultato per diversi anni l’Archivio può accedere all’Archivio. Sembra un po’ la stessa burocrazia paludosa che aveva incontrato il paladino al tempio.

Il paladino riesce a persuadere l’Archivista che rivela loro parte del contenuto dei libri. Però non consente loro di vederli.

Tuttavia Arthur non perde tempo e riesce a corrompere facilmente l’Archivista che procura loro uno dei libri con la promessa di restituirlo l’indomani mattina.

Il gruppo va a casa di WIlliam Willow che giace nel letto molto malato. Il paladino lo cura e il ragazzo si riprende. Intanto 27 legge velocemente e memorizza tutto il libro dell’archivio e gli altri gli fanno domande sul suo contenuto.

Il libro è una raccolta di avventure di Antony Redhead. Antony era un specie di avventuriero che recuperava manufatti degli antichi in pericolose missioni sotto le nuvole per conto di Cosworth. Si scopre che Antony dovrebbe avere più o meno l’età di Cosworth, quindi molti anni in più della moglie. Le avventure descritte sono state vissute nel periodo della sua giovinezza, molto prima che la figlia nascesse e molto prima dell’anno in cui i nostri sarebbero spariti.

Downcliff, una regione al di sotto delle nuvole. Ci sono due grandi insediamenti degli antichi. Molto ricca di tesori e manufatti perché pochi hanno avuto la possibilità di depredare la regione in quanto è infestata dai non morti.
Underlake. Viene citato. Diverse missioni, molti anni prima della presunta spedizione dei nostri. In una di queste Antony fa uso di un forgiato per memorizzare dei testi che sono costretti ad abbandonare per un assalto dei non morti. Cosworth trascriverà poi le parole del forgiato.
Non ci sono riferimenti ai nostri.
Diversi incidenti e perdite durante le missioni, più della metà dei partecipanti di solito muore.
Diversi effetti delle anomalie. In prossimità delle anomalie alcune persone possono scomparire, ma non si sa se perché evaporano o se vengono trasportate altrove. Non sono mai stati ritrovati pezzi degli sfortunati a cui capitò.

La gilda dei maghi considera William Willow un ciarlatano che non è riuscito a passare gli esami di ammissione alla scuola di magia e di conseguenza alla gilda. Molti testimoni dicono che si interessa delle storie più assurde.

Giorno 3

Pare che i soldati della città abbiano messo a soqquadro la parte bassa dove si erano rifugiati i presunti terroristi responsabili delle due esplosioni. Si dice che siano già stati giustiziati.

Alcune domande che sono emerse nel corso dell’avventura, ma non è detto che abbiano delle risposte. :P

Chi siamo e da dove veniamo?
Ci fidiamo di Willow? Se è vero quel che dice, gli scritti della follia di Cosworth dovrebbero contenere un’intuizione sulla natura dell’etere e quindi forse contengono la risposta alle nostre domande. Però sarà vero quanto afferma Willow?
Perché eravamo ad Underlake? Per la pergamena che abbiamo ritrovato?
Perché i maghi ci trattano male? Ci discreditano di proposito?
Dove sono finite le pergamente che abbiamo ritrovato?
Chi ha causato le esplosioni? Ce ne può fregare qualcosa? In un caso hanno tentato di distruggere un vecchio pozzo d’etere e il nostro destino è in qualche modo legato all’etere.
Chi governa questa città e come?
Come funzionano i Forgiati? Ci possiamo fidare del forgiato che ci portiamo appresso?

20140406

Succedono un sacco di cose.

Arthur trova delle lettere a casa di John il Cartografo che sono delle copie esatte della lettera che Kane aveva nello zaino quando si risvegliò ad Underlake. Inoltre 27 trova in un cassetto a casa di William Willow una lettera indirizzata da Arthur a Willow in cui lo ringrazia di una mappa. La data è quella dell'anno corrente. Qualche sospetto nasce tra i nostri sul fatto che forse non hanno viaggiato nel tempo, ma sono vittime di un raggiro.

Intanto William Willow non si trova più. Più tardi a casa sua 27 e Arthur trovano un vecchio morto disteso sul pavimento. Addosso trovano solo un quaderno di appunti.

Nel frattempo gli altri si sono attrezzati per partire per Godtown, da dove partono di solito le spedizioni per Downcliff. Kane ha un battibecco con il guidatore di uccelli che vorrebbe essere pagato anche per i posti vuoti e anche per il ritorno in quando sa per certo che a Godtown non riuscirà a fare un "pieno" di passeggeri.

Riuniti, grande discussione su etica e morale con il Paladino, sul fatto di consegnare le pergamente o non dire nulla ai maghi. 27 si accorge che c'è qualcuno che li osserva.

20140408

Il cadavere in casa di William Willow non presenta segni di violenza. Secondo Ragnar è morto di infarto. Kane nota come la scrittura nel libretto trovato addosso al vecchio sia molto simile a quella di William Willow. Osmund porta le guardie a casa di William Willow che ringraziano il gruppo della collaborazione e prendono nota delle osservazioni che hanno da fare. Nemmeno loro sanno dove sia finito Willow e dicono che faranno sapere ai maghi dei sospetti che Willow fosse il vecchio travestito.

John il cartografo sembra la chiave di tutto o per lo meno l'unico indizio che hanno in mano. Chi gli ha commissionato le false lettere di Cosworth? E' vera la lettera di Cosworth che i nostri hanno in mano? Hanno veramente viaggiato nel tempo i nostri eroi?

John però non si trova. 27 sorveglia la sua casa e cattura una donna che era entrata per cercarlo. Portata alla locanda, la donna dice di chiamarsi Amy e di essere vicina al gruppo che ha organizzato gli attentati. Sotto pressione dice di conoscere John, ma di non sapere dove si trova. John non faceva parte dei ribelli, ma dava una mano grazie alle sue influenze sull'Archivio. I ribelli avevano saputo da lui che le pergamene erano stata portate nell'Archivio e là lasciate bene o male incostudite. Stando a quanto dice Amy, i ribelli non sono a conoscenza di cosa possono fare le pergamente, sanno solo che sono molto potenti e che quindi potrebbero essere uno strumento da usare contro il regime dispotico dei maghi.
Emergono anche altri dettagli sugli attentati: il primo attentato era un diversivo per distrarre le guardie e poter accedere facilmente all'Archivio. Il capo dei ribelli sarebbe un certo Paul che, sempre secondo Amy, sarebbe riuscito a fuggire dal rastrellamento e nascondersi in un villaggio disabitato sotto le nuvole. Altri ribelli sono stati invece catturati e altri sono nascosti dentro Kraigspaire.

Liberata Amy, i nostri vanno dall'Archivista. Lo ricattano dicendo di sapere della sua collaborazione con i terroristi e arrivano anche ad usare la violenza (27). Però alcune guardie si accorgono che qualcosa non va ed intervengono. L'Archivista stesso interviene per difendere il gruppo e discolparli. Risolta la questione, l'Archivista è trascinato in disparte in un vicolo e minacciato.

Si scopre che l'Archivista era solito passare "documenti" a John in cambio di prestazioni sessuali. Però lui dice di non essere un terrorista e nemmeno John lo era. Dice di non sapere dove si trova John. E' intimorito, ma forse non abbastanza perché sembra nascondere qualcosa. Viene lasciato andare.

20140415

Il capitano delle guardie informa il gruppo che il vecchio trovato morto a casa di William Willow è un esiliato per omicidio sul quale pendeva una taglia se fosse ritornato in città. L'amministrazione cittadina decide di dare 50 monete d'oro a testa per la collaborazione. Pare che si siano dimenticati dei piccoli dissapori tra il gruppo e la città e non fa riferimento ai fogli di via.

Il gruppo riesce a convincere Amy a guidarli nella rete idrica che scorre sotto la città. In realtà Amy non vuole, ma è molto intimorita da 27 e forse prova un po' di empatia per la sorte del gruppo che non si ricorda del suo passato grazie ad un lungo discorso di Kane. Arthur scopre dell'esistenza di questa rete idrica dove si sarebbero rifugiati alcuni dei ribelli. Nella speranza di trovare John il cartografo falsario e quindi risposte alle loro domande decidono di chiedere ad Amy di guidarli.

L'accesso alla rete idrica è in una casa dei bassifondi. Dalla cantina accedono ad un sistema di grotte e canali scavati a mano nella roccia nel corso dei secoli. Seguono Amy, la direzione è verso il centro della città e in salita. Dopo un po' però si rendono conto che Amy non sa dove sta andando. Per fortuna, Arthur trova delle tracce di umanoidi e le seguono.

Le tracce ad un certo punto fanno pensare che le persone si siano messe a correre. Alla fine di un tunnel trovano un cadavere che Amy riconosce essere uno dei ribelli. Ci sono delle frecce conficcate nella partete e il corpo del cadavere è presenta delle ferite da corrosione. Vengono trovate delle armi e un canalizzatore.

Più avanti, dopo una barriera, una sorta di diga, trovano un altro corpo. Un altro ribelle. Addosso ci sono delle armi, delle pergamene di resistere agli elementi e un volantino di propaganda politica ribelle. Il corpo non presenta ferite visibili. Amy è preoccupata per le sorti degli altri ribelli, in particolare suo marito.

Avanzando si rendono conto di essersi persi. Ma ad un certo punto sentono un lamento provenire da un canale più piccolo. Dentro trovano una bambina, che era in compagnia dei ribelli. La bambina è affamata, stanca e in uno stato di shock. Non parla e a stento rimane cosciente. Amy la porta sulle spalle.

Il gruppo si perde. La bambina però indica una direzione dicendo che là si trova la mamma. IL gruppo decide di seguirla. Seguono una scala tortuosa che porta in una stanza diversa dall'ambiente precedente. Secondo Amy potrebbe essere una delle camere dove gli operai/schiavi che scavarono le gallerie dormivano e si rifugiavano. La stanza è molto grande e circolare.

Mentre cazzeggiano, la bambina prende coscienza, blatera alcune parole e la porta si chiude dietro i nostri valorosi. Secondo Kane la bambina ha recitato un incantesimo per bloccare ermeticamente la porta.

20140423

Kane il mago cerca la via diplomatica con la bambina. La bambina però risponde soltanto "Siete qui per rubare?" e riguardo alla sua identità "Sono un'ombra delle tenebre. Non ha nome colui che viene rifiutato persino dall'Inferno". Sembra che la bimba sia preoccupata che i nostri siano arrivati per rubare l'etere. 27, sempre diplomatico, passa la bambina a fil di spada che non sembra ricusare il colpo. Anzi, pronuncia un paio di parole magiche e un non morto esce dal terreno. Amy riconosce la madre della bambina e chiede di non far loro del male. Fallito un tentativo di Arthur di riaprire la porta, Osmund si scaglia contro lo zombie. Nel frattempo 27 taglia un braccio alla bambina che si comporta come niente fosse. Lo scontro continua. 27 fa letteralmente a pezzi la bambina, ma rimane lo zombi che soccombe per mano di Osmud dopo un paio di colpi.

Torna la pace in quel luogo misterioso. Mentre Kane si mette in disparte per caricarsi degli incantesimi, i nostri scoprono che ci sono delle scale che salgono lungo le pareti dell'edificio, ma sono apparentemente troppo in alto. La stanza è piena dei detriti delle scale cadute, forse a causa del tempo. Arthur trova una specie di monolite di pietra. Sulla base ci sono delle scritte appena leggibili. E' una pietra commemorativa per celebrare la costruzione del pozzo d'etere (risale ad almeno 200 anni prima). I nostri capiscono di trovarsi in fondo al pozzo d'etere la cui sommità si vede al centro di Kraigspaire.

Inoltre una nebbiolina etera circonda la pietra. Sembra etere. Kane ricarica uno dei canalizzatori in questo modo.

Mentre si chiedono come uscire. L'etere intorno alla pietra aumenta e improvvisamente i nostri si ritrovano nel tempio di Underlake dove si erano risvegliati all'inizio.

?

[…]

Tracce del passato

Master: Ale

20140602 - Decisione

William Willow ipotizza che i nostri che siano vittime di una sorta di circolo temporale: nel 1190 DC, è avvenuto qualcosa, un incidente che ha sconvolto la loro esistenza, catapultandoli nel 1250 DC, cioè l'epoca in cui si sono risvegliati nel mausoleo di Underlake, e in cui trovano attualmente. Apparentemente, il "salto" temporale ha avuto degli effetti collaterali - una perdita permanente della coscienza del proprio passato.

Nell'anno 1188 DC, Edith Cosworth, figlia di Edward, è morta. Edith è ora soltanto un fantasma, un'eco eterea e impalpabile della propria vita che potrà riposare in pace soltanto se i nostri riusciranno a trovare la sfera dorata, un artefatto antico che permette di viaggiare nel tempo, compiranno un viaggio a ritroso fino all'anno esatto 1190 e "sistemeranno" le cose. Questo spezzerà inoltre il circolo temporale.

Secondo le parole di Edith, gli avventurieri hanno già affrontato la missione e hanno fallito. In ogni caso, non possono rifiutarsi di portarla a compimento: in un modo o nell'altro, essi seguiranno il copione anche questa volta. In ogni caso, alcune cose possono cambiare: ad esempio, questa volta, con loro è presente anche un forgiato, 27.

Usciti dal nascondiglio dei rivoltosi di Kraigspire, i nostri decidono di denunciare i rivoltosi alla guarda cittadina sperando di ottenere qualche corona d'oro. Il capitano della guardia si mostra disponibile alla collaborazione, ma chiede a loro di catturare essi stessi i rivoltosi per incassare la taglia. Il gruppo rifiuta.

I nostri si recano alla biblioteca del tempio per cercare informazioni sulla sfera dorata. Il bibliotecario rammenta un episodio dei tomi sacri, secondo cui Heironeous (o Goodwin), il Condottiero, chiese a Pelor (o Ulfgar), il Santo, la sfera dorata per imprigionare suo fratello Hextor nelle viscere della terra. Il bibliotecario suggerisce di cominciare da qui. Ragnar crede che gli zelanti paladini di Heironeous, a Wuenheim, abbiano più risposte riguardo questo episodio.

Il gruppo si rivolge a un guidatore di Roc per compiere il viaggio verso Wuenheim, ma l'uomo spiega che la tratta è interrotta a causa di disordini presenti all'interno della città stessa. Decisi a percorrere la strada a piedi, i nostri si rivolgono a un gruppo di stalker mercenari - per nulla intimoriti dalla presenza di un forgiato - ma la trattativa non va a buon fine e Osmund rischia di venire alle mani con uno di loro.

20140612 - Benvenuti a Lydbury

Liar Peterson cerca un compromesso con gli stalker perché guidino il gruppo attraverso il down-under fino a Wuenheim; l'accordo raggiunto è di 50 monete d'oro per ogni stalker, 250 in totale, dato che gli stalker sono cinque. Osmund consegna loro 200 monete, promettendo il resto all'arrivo a Wuenheim.

Gli stalker si preoccupano di fornire scorta, cibo, aqua, abiti invernali ed equipaggiamento utile. Frederick Keffer, l'uomo che si atteggia a capo del gruppo di stalker, spiega ai nostri che ci vorranno un paio di giorni per raggiungere Wuenheim a piedi e che durante la notte si accamperanno a Lydbury, una città fantasma sotto le nuvole.

Il gruppo lascia Kraigspire il giorno seguente, all'alba. Gli stalker, con sorpresa, sono rimasti in quattro: Frederick, l'uomo a capo del gruppo, Hans Churchentaller, un uomo imponente armato di ascia bipenne, Eva Tatcher, una ragazza agile dai capelli rossi e Alfred Stonekeep, poco più che adolescente. Mentre lasciano la città i nostri notano John, il falsario, che è stato catturato dalla guardia cittadina.

Il gruppo attraversa in cordata la coltre di nubi perenni in turbolento movimento e raggiunge una zona collinare, coperta da foreste imbiancate. Il viaggio prosegue senza intoppi, salvo che per verificare il passaggio recente di un branco di worg. Gli stalker procedono sempre con cautela.

Su un promontorio ventoso, il gruppo si concede una pausa. I nostri osservano gli stalker: sembrano conoscersi bene e fidarsi reciprocamente. Osmund nota che gli stivali di Frederick sono sporchi di sangue fresco. 27 chiede a Eva se ha mai visto un forgiato, ed Eva gli risponde che ne ha visto uno disattivato nella cittadina di Rogat, presso una sorta di museo di artefatti. Hans spiega che il gruppo è già passato da Lydbury e che bisogna fare attenzione ai morti. Quelli che camminano. I nostri hanno il tempo di notare che sotto

Il gruppo si rimette in viaggio e raggiunge la città deserta di Lydbury. Presso il lungo ponte di pietra che pare l'unico accesso alla città, Frederick ferma l'avanzata del gruppo. Eva si inoltra nelle rovine in avanscoperta e fa ritorno dopo qualche interminabile minuto per assicurare che non ci sono pericoli.

Il gruppo fa ingresso a Lydbury attraversando un arco di pietra che un tempo doveva essere la porta principale della città. Nelle mura ci sono diverse brecce, la città bassa è quasi totalmente in rovina, gli edifici sono diroccati. Salendo una lunga gradinata, i nostri raggiungono i quartieri più alti della città, dove si trovano diversi edifici a due o tre piani, alcune dei quali sono ancora per lo più intatti. Ancora più in alto si trova una rocca.

Osmund riconosce una statua di Goodwin mentre Liar ricorda una leggenda secondo cui Goodwin imprigionò un drago nella rocca di Lydbury. Frederick conferma di essere già passato da Lydbury e che il rifugio più sicuro è il tempio, che grazie alle sue mura spesse è ancora in buone condizioni.

Il gruppo si accampa nel tempio. Eva e 27 compiono un giro di ronda per verificare la presenza di altri accessi all'edificio: qualcuno ha improvvisato delle barricate per chiudere le brecce nelle pareti del tempio. Osmund si sistema a pregare Pelor in una cappella laterale dedicata al dio. Gli stalker stabiliscono i turni di guardia.

Nel cuore della notte, i nostri sono svegliati dalla voce di Frederick, che ha iniziato il suo turno di guardia ed inveisce contro Eva menandole davanti alla faccia uno straccio nero…con un teschio bianco. Improvvisamente, si sentono dei lamenti e dei colpi all'esterno delle porte del tempio, sempre più intensi. Il gruppo si prepara a combattere. Hans si precipita verso la porta, che quasi nello stesso istante gli cade addosso e il tempio viene invaso dagli zombie.

27 aiuta Hans ad uscire da sotto la porta e poi combattono insieme gli zombie al fianco di Frederick e Osmund. Alcuni zombie indossano ancora le armature e brandiscono delle armi, altri sono vestiti di stracci. Con il supporto delle pergamene di Kane, il gruppo esce salvo dal combattimento, mentre Liar, Eva e Alfred preparano una via di fuga.

Ma quando gli zombie sono stati definitivamente eliminati, altri fanno ingresso dalla porta principale. Liar ode dei passi provenire di corsa da un corridoio laterale e pochi istanti dopo si trova davanti il volto preoccupato di Arthur che esordisce con: "Merda, siamo circondati!"

20140619 - Di nuovo in fuga

Il combattimento fra il gruppo e gli erranti continua, con Osmund e il forgiato 27 in prima linea e Arthur nelle reotrovie. La situazione peggiora, gli zombie all'ingresso del tempio sono ora una dozzina, ma la lunga scalinata esterna brulica di ombre; i non-morti avanzano lenti, ma inesorabili: non importa quanti colpi incassano, non importa quanti di essi vengono distrutti, non importano le bruciature da acqua santa.

Gli stalker, insieme a Liar Peterson, preparano una via di fuga. Liar nota delle scale, in fondo al tempio, nella zona del coro, che conduce al loggiato superiore. Intanto, altri zombie fanno irruzione dai corridoi laterali. Osmund, in difficoltà, viene gettato indietro da 27, poi entrambi arretrano. Liar tenta un'altra strada, invano, poi insieme a Kane e agli altri raggiunge il campanile; si inizia a formulare l'ipotesi di calarsi dall'esterno sui tetti più vicini, utilizzando la corda della grossa campana.

Alfred scende per primo e la campana suona. Gli zombie continuano ad entrare nel tempio, forse attratti dal suono della campana, ora sono venti, poi qualche decina: la loro avanzata è rallentata da numerosi e creativi espedienti di Arthur e da 27, che insieme a Osmund getta macerie nella stretta scalinata del campanile.

Il gruppo raggiunge l'esterno e inizia a calarsi senza troppi intoppi, scende il promontorio e attraverso una breccia nelle mura lascia in tutta fretta la città-cimitero, senza voltarsi indietro.

20140717

Lasciata Lydbury il gruppo affronta le pianure gelide del down-under in direzione di Wuenheim. Seguendo il sentiero che si inerpica sulla montagna su cui si erge la città alcuni banditi apparentemente aderenti ad una fazione ribelle (i combattenti per la libertà) attaccano il gruppo ma hanno presto la peggio. I nostri li bloccano con una certa difficoltà per interrogarli e scoprono che a Wuenheim è in corso un acceso conflitto tra (almeno) due fazioni, una guidata dalla famiglia Wigmore, con il supporto del tempio, l'altra apparentemente anarchica e senza una guida ben definita.

20140724

Aggirato un posto di blocco dei combattenti per la libertà (banditi) il gruppo scala il costone della montagna fino ad arrivare (esausto) alle sue enormi mura. Il gruppo nota un piccolo loculo con alcune sbarre d'acciaio, probabilmente un scolo fognario, prima di dirigersi verso l'ingresso di Wuenheim attraversando il tempestoso strato di nubi perenni. L'ingresso alla città è sbarrato da un enorme portone d'acciaio che dà su di una spianata puntellata da pali e cadaveri in quantità. Le guardie sulle mura chiedono al gruppo di identificarsi finchè il paladino non li convince a farli parlare con un chierico del tempio di Heironeus che però gli dà appuntamento per il giorno seguente.
Il gruppo si accampa alla meno peggio ai limiti della spianata giusto sopra le nubi e passa una notte terrificante: sferzati dal vento, terrorizzati dalla possibilità di essere scoperti dalle guardie della città o dai banditi, con turni di guardia serrati, assistono a misteriose attività nella spianata antistante l'ingresso, vedendo aggirarsi ombre misteriose accompagnata da suoni lugubri e piccoli lampi di luce.
Il mattino dopo, al crepuscolo, il gruppo si fa nuovamente avanti e il paladino viene condotto all'interno.
La città si erge per la maggiorparte attorno al ciglio di un antico vulcano. Diversi alti fumaioli vomitano incessantemente un fumo denso nel cielo spazzato da forti venti. Oltre l'ultima cinta di edifici, il ciglio della montagna si tuffa a precipizio nella profondissima caldera di un vulcano il cui fondo è nascosto da uno scuro strato di nubi nerastre illuminate di tanto in tanto da un pulsare rossastro. Alla stessa altezza del ciglio, proprio in mezzo al cratere, sostenuta in aria da misteriosi forze magiche si trova un grosso zigguarat (o piramide). Il paladino viene condotto con una gondola, anch'essa volante, presso la piramide dove viene accolto da una piccola delegazione di chierici che, inizialmente diffidenti, lo conducono infine alla biblioteca dove gli è permesso consultare dei libri riguardo la sfera dorata.

Il paladino scopre che la sfera è stata usata come narrato dalle leggende e poi è stata conservata in luogo segreto nelle viscere della terra, l'addove l'avidità e l'egoismo dell'uomo non l'avrebbero raggiunta: infatti gli effetti della sfera sono quelli di esaudire i più profondi desideri di chi ne entra in possesso e, dato che l'uomo non si conosce (non è illuminato) i suoi desideri sono pericolosi azzardi che portano alla fine comunque miseria, distruzione e quindi sofferenza. Nonostante le precauzioni del tempio (?), in passato diversi personaggi sono riusciti a raggiungere la sfera, con conseguenze sempre devestanti. Sfogliando i registri delle effrazioni, per capire di che conseguenze si tratti, Osmund si imbatte nel nome di Antony Redhead, che riuscito ad accedere alla sfera è apparentemente scomparso nel nulla, per poi fondare nel 1190dc dal nulla la città di Rockford la quale pochi mesi dopo è misteriosamente stata cancellata dalla faccia della terra.

Mentre il paladino continua le sue letture, avendo conquistato la fiducia del tempio - che è di fatto in carica del governo della città in seguito ad un colpo di stato -, al gruppo, rimasto pazientemente in attesa fuori dal portone in compagnia dei corvi, viene concesso l'ingresso alla città. Purtroppo, in seguito alla guerra civile e all'impossibilità di effettuare scambi commerciali, c'è una grande penuria di beni alimentari e il prezzo delle poche rimanenze è decuplicato. La locanda in cui si accomodano, per modo di dire, i nostri, in attesa dell'esito delle ricerche del paladino, offre pochi spunti, ma la loquacità del bardo Liar gli permette di scoprire i retroscena dell'attuale conflitto in corso a Wuenheim.

Il fantomatico Charles Wigmore è intervenuto nella politica della città pochi mesi fa per - di fatto - espropriare la gilda dei maghi dal loro governo e incentivare il culto di Heironeus fino a consegnarli il potere temporale. Esiliati i maghi questi hanno promesso vendetta e hanno usato briganti, banditi e chiunque fosse comprabile, per cercare di minare alle basi il potere del tempio e di Wigmore. Questo di fatto ha bloccato tutti gli accessi alla città e sta portando la gente all'interno delle mura a covare insofferenza nei confronti del tempio, che secondo molti, doveva rimanere nel piccolo tempio di Heironeus cul ciglio del vulcano invece che spostarsi nella piramide ed appropriarsi di un potere politico che non gli compete.

201408??

Il gruppo decide di scoprire maggiori informazioni scavalcando il Tempio e andando nel vecchio edificio ad esso adibito. Arrivati sul luogo si accorgono che il tempietto è sbarrato e abbandonato: 27 insiste per entrare ed Arthur riesce ad accedere da una finestra e sblocca il portone principale. Osmund è contrariato e avvisa le guardie per poi dirigersi alla cittadella del Tempio.
Il tempietto è presto raggiunto dalle guardie che trovata l'effrazione entrano per trovare i nostri, che riescono a scovare un passaggio segreto dentro il quale infilarsi appena in tempo: il passaggio prosegue sotto terra in quello che sembra un tempio di Heironeus decisamente più ampio e antico… e apparentemente deserto.

Nel frattempo Osmund viene inviato dal Tempio sulle mura per affrontare una minaccia imprevista: la città è completamente accerchiata da orde di non morti e tutti gli sforzi per aggirarli non stanno avendo successo. Constata la situazione, l'anziano chierico Kendrik suggerisce che l'unica soluzione sia quella di ricorrere alla sfera dorata di Pelor e invia il gruppo proprio nel tempietto abbandonato.

Nel giro di pochi minuti i due gruppi s'incontrano e, risolte le prime diffidenze, le due squadre si uniscono per affrontare le minacce dell'antico luogo infestato da fantasmi, scheletri e zombi. Nonostante i loro sforzi tutti i membri del clero, incluse un paio di guardie inviate in aiuto, vengono uccise brutalmente dalle forze oscure del tempio, poste proprio in difesa eterna della sfera dorata. Prima di morire, un chierico esperto alla guida del gruppo del Tempio - tale Hendriks - fa intendere che per raggiungere la sfera si devono superare le tre prove di Heironeus: la forza - niente blocca il passaggio a Heironeus -, la rettitudine - Heironeus continua dritto sul suo percorso - e il fulmine - Heironeus impugna il fulmine. Purtroppo Hendriks muore poco dopo lasciando pochi indizi oltre al proprio criptico tacquino.

Raggiunta l'ultima stanza, il gruppo si ritrova davanti ad una stele di Heironeus che si suppone sia la prima delle tre prove: il paladino inizia a distruggerla mentre orde di non morti si avventano sul gruppo cercando di impedirglielo. Abbattuta la stele, il gruppo fugge entro il pertugio scendendo varie rampe di scale ed arrivando in una larga stanza attraverso un apertura di fronte alla quale si stagliano 7 porte: supponendo si tratti della prova di rettitudine il paladino continua deciso verso la porta centrale ed accede alla stanza dell'ultima prova, quella del fulmine.

Qui ci sono 5 porte con accanto una leva dalla conformazione caratteristica: la prima è di metallo con dei fori, la seconda è di metallo, la terza è di legno, la quarta di quello che sembra vetro, la quinta di un materiale spugnoso indefinito. Il gruppo è incerto su come proseguire e decide infine di tirare la leva di vetro, scoprendo amaramente si tratti di ghiaccio: un potente incantesimo si scarica sul poveretto che ha tirato la leva congelandogli il braccio (27?). Riuscito infine ad azionare la leva la porta scivola verso l'alto rivelando il corpo mummificato di un antico guardiano. Il gruppo non fa in tempo a riposizionare la leva che la mummia apre gli occhi e paralizza tutti tranne il paladino con la sua aura di terrore. 27 riesce a intavolare una conversazione in antico con l'antico guardiano guadagnando secondi preziosi. Infine pensando rapidamente mentre il paladino cerca di tenere a bada la mummia, Liar e 27 azionano la leva di metallo che (dopo aver elettrificato il poveretto incaricato di tirarla) apre la porta che si dirige verso il basso: in fondo ad una breve scalinata si apre un'enorme caverna invasa dalla lava dalla quale spuntano ancora quasi totalmente intatti gli edifici di una città degli antichi.

In mezzo alle rovine si staglia quello che sembra essere un mausoleo, del tutto simile a quello di Under Lake. Il gruppo si improvvisa in salti acrobatici per raggiungere il centro del complesso senza finire nella ribollente lava, mentre la mummia cerca in tutti i modi di fermarla: come ultimo sacrificio il paladino si immola come ultimo baluardo mentre Liar e 27 riescono a recuperare un cofanetto che si trovava nell'altare del mausoleo. Nonostante i suoi sforzi la mummia riesce a raggiungerli e tocca a 27 disfarsi dell'ostico nemico riuscendo a spingerlo nella lava.

Con Osmund morto, il gruppo ha in mano l'artefatto che cercava: come lo userà? Salverà la città dai non-morti, farà resuscitare l'amico deceduto o ritornerà indietro nel tempo per correggere gli errori del passato?

20140904

Liar decide di impugnare la sfera: in un battito di ciglia si trova proiettato in un altro mondo. Circondato da una fitta nebbia si sente precipitare. Dalla nebbia una grossa sagoma si avvicina ed un enorme volto emerge dal bianco: è il volto di un vecchio con lunghi capelli e una barba ben curata che con una possente voce gli chiede cosa vuole.
Liar chiede timidamente se quella è realtà o illusione e gli viene risposto che "la realtà è un illusione quanto l'illusione è reale".

Dopodichè gli chiede come funziona la sfera dorata: a questo punto tutto il gruppo si trova proiettato in un altro luogo: 27 e Liar sono seduti in uno studio di magia, mentre Osmund è sdraiato in un letto, ferito ma cosciente. Sulla scrivania ci sono degli scritti antichi e pezzi di metallo. Dall'altra stanza si sentono dei rumori e poco dopo compare un giovane mago con lunghi capelli biondi (versione giovane del volto incontrato nella nebbia) che Osmund riconosce essere Pelor in persona.

Pelor asserisce che il gruppo è giunto fin lì dopo aver incontrato Heironimus e aver deciso di aiutarlo a fermare lo strapotere del fratello Hextor che sta devastando la regione con le sue armate. Per farlo intende intrappolarlo in un oggetto magico degli antichi, una piccola sfera nera che annichilisce qualsiasi cosa ne entri in contatto. Per farla usare ad Heironimus, Pelor sta costruendo una piccola sfera dorata che permette (indossando guanti appositi) di usarla in sicurezza.

Il giorno dopo il gruppo si avvia verso una città che Hextor sta attaccando: giunti allo scontro finale Heironimus si infila un guanto, afferra la sfera d'oro e la lancia verso il fratello che ne viene inglobato. Pentitosi di aver distrutto il fratello, Heironimus inavvertitamente afferra la sfera d'oro con la mano nuda facendo terminare la visione.

Il gruppo viene riproiettato nella caverna e Liar capisce che era stata tutta una visione per mostrargli l'esatto funzionamento della sfera. 27 e Liar si dirigono verso il corpo di Osmund trovandolo cadavere in un lago di sangue. In quel momento sopra di loro sentono la voce possente di un uomo che gli intima di lasciare la sfera.

Si tratta di Charles Wigmore, accompagnato da un nutrito numero di misteriosi soldati, che vuole impedirgli di usare la sfera per difendere la città. Dopo una breve trattativa per cessare le ostilità 27 si getta sul cofanetto per afferrare la sfera: mentre frecce e dardi sciabolano nell'aria 27 si trova di fronte al volto nella nebbia e chiede che la loro memoria venga ripristinata.

Il gruppo si riprende, intontito in una locanda in festa. La locanda è quella di Rockford, la città appena creata da Anthony Redhead.
Dopo pochi minuti Edward Cosworth li avvicina timidamente e gli dice di raggiungerlo per prepararsi ad eseguire il piano, ossia recitare la pergamena antica nel palazzo di Anthony per distruggere lui, la sua famiglia e tutto ciò che egli rappresenta: Edward lo accusa di aver ucciso la figlia, prima ponendola nel pericolo e quindi facendo sì che si "ammalasse" (non si sa di cosa) e poi per aver recuperato la sfera ed aver desiderato di diventare il governatore di una città invece che salvare Edith.

A questo punto però il gruppo si blocca e decide di non aiutare Cosworth nel suo piano e preferisce andarsene, tranne Liar che decide di accompagnarlo. 27 ed Osmund lasciando la città dirigendosi tranquillamente verso le nubi mentre Liar sia avvia verso il palazzo dei Redhead con Edward: pochi minuti dopo però la strada gli viene bloccata da un gruppo di avventurieri misteriosi che Liar deduce essere proprio il loro stesso gruppo, sebbene decisamente più potente e senza 27 e quindi probabilmente proveniente dal futuro. Spaventato Liar esce dalla città inseguendo i suoi amici mentre il gruppo del futuro porta lontano Cosworth non si capisce per farne cosa.

Raggiunti i compagni Liar, 27 e Osmund continuano a camminare per allontanarsi dalla città, quando all'improvviso, appena sotto le nubi sentono in lontananza il tuono di esplosioni e il terreno inizia a tremare con violenza. Pochi istanti dopo dalle nuvole esce un altro gruppo di avventurieri, i loro stessi meno potenti, forse dal passato: anche loro stanno scappando dalla città, consci che sta per essere distrutta. Ma all'improvviso decide che per chiudere il loop temporale correttamente deve riportare il gruppo "vero" nella città. Kane del passato allora genere una ragnatela per avvolgere Osmund e Liar, mentre 27 decide di unirsi al gruppo del passato (visto che apparentemente non esiste un 27 negli altri gruppi e quindi non c'è paradosso). Il gruppo del passato trascina quindi Osmund e Liar nella città dove però ci si rende conto che i gruppi di alter ego sono ormai dozzine e stanno combattendo aspramente gli uni con gli altri, mentre una sfera di etere si sta lentamente allargando dal palazzo dei Redhead, congelando ogni cosa, rianimando i morti ed evocando fantasmi.
Un altro gruppo avvicina i nostri e gli chiede di proteggerli mentre un altro Kane cercherà di recitare una pergamena antica per chiudere il portale etereo. Il gruppo si mette sulla difensiva quando un gruppo di alter-ego si avvicina minaccioso: sono coperti di sangue e si trascinano stancamente, sono un gruppo di non-morti, decisi a strappare via la vita a qualsiasi essere vivente… (°-°)

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